MEDIA ARTICLES TABLE OF CONTENTS
JOSE CARRERAS MAIN PAGE
VOCE DI TENORE SITE MAP
SITE NEWS & UPDATES
Tenore di Spagna
Cherry di Laurence, Reader's Digest (Italian edition), July 1987
Bello, affabile, simpatico e modesto, ma soprattutto dotto di una stupenda voce, lo spagnolo Carreras è frai grandi della lirica mondiale. Le sue ripetute esibizioni alla Scala, all'Opera di Roma, al regio di Parma e all'Arena di Verona testimoniano il suo amore per l'Italia.

José Carreras entrò nel cerchio luminoso del riflettore, nel salone dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Accompagnati dall'orchestra nazionale di Spagna, il tenore di Barcelona e Montserrat Caballé inziarono con le prime note de La vida Alegre di Manuel de Falla. Era il 24 ottobre 1983, la Giornata delle Nazioni Unite: per l'occasione i delegati avevano stabilito una tregua ai loro burrascosi dibattiti. In quel momento altro non erano che un pubblico di amanti della musica, mentre le voci dei due spagnoli si libravano nel salone marmoreo, con vibrante, cristallina purezza. A 40 anni Carreras è una delle stelle più radiose della lirica mondiale, di casa alla Scala di Milano o al Metropolitan di New York come lo è al Gran Teatro del Liceo nella sua città natia. E' stato invitato aad esibirsi al cospetto di Juan Carlos e dei reali di Spagna, e la città di Milano nel 1983 gli consegnò l'Ambrogino d'oro ed il Conio d'argento di Palazzo Marino per il suo virtuosismo musicale. Ma la celebrità non ha guastato il sereno carattere del tenore. Affabile , sempre gentile, Carreras manca totalmente del presuntuoso esibizionismo tipico dei divi. "Nulla mi ripugna di più dell'atteggiamento da divo vecchio stile" dice "L'opera dovrebbe esaltare la parte migliore di noi stessi, non la peggiore"

Nato il 5 dicembre del 1946, José ( o Josep, per la sua famiglia di origini catalane) era figlio minore di José Maria Carreras agente di polizia e di Antonia Coll, parrucchiera. Aveva circa sei anni quando quando sua madre lo portò al cinema a vedere Il Grande Caruso, interpretato dal tenore Mario Lanza. La senora Carreras rimase assai stupita: suo figlio per tutta la durata del film sembrava quasi stregato. "Josep era ancora eccitatissimo quando tornammo a casa" conferma il fratello Alberto. "Cominciò a cantare un'aria dopo l'altra, tentando di imitare quanto aveva ascoltato". I genitori erano a bocca aperta. Né il fratello Alberto , né la sorella Maria Antonia avevano mai manifestato attitudini musicali.

Poco dopo José venne iscritto alla Scuola Municipale di musica di Barcelona. All'età di 11 anni fu scelto per il ruolo di soprano maschile di Trujamàn ne El Retablo de Maese Pedro di Manuel de Falla, al Teatro del Liceo. La sera della prima i genitori ed i fratelli di José poterono assistere orgogliosi alla sua impeccabile esibizione. "Non provavo alcun nervosismo, solo gioia" ricorda Carreras. "E fui pagato con soldi veri, sonanti pesetas!"

A 17 anni si diplomò al Conservatorio. Era il momento di fare una scelta: doveva riporre tutte le sue speranze nella carriera lirica oppure inseguire sogni meno ambiziosi ? I genitori furono d'accordo su un compromesso: José avrebbe frequentato la facoltà di chimica all'Università di Barcelona e avrebbe anche preso lezioni private di canto. Ma, dopo due anni, José decise di dedicarsi a tempo pieno alla musica. "Visti i risultati, si trattò della scelta migliore della mia vita" osserva. "Forse non sarei diventato il tenore più bravo del mondo; ma è certo che le mie possibilità in campo scientifico erano minori." Nel 1969 Juan Antonio Pamias il pittoresco impresario sempre a caccia di nuovi talenti per il Liceo, concesse a José un'audizione. Entusiasta per la voce del ragazzo, Pamias gli affidò, nel gennaio 1970, la parte del centurione Flavio nella Norma di Bellini. Per quanto si trattassse di un ruolo secondario, si rivelò decisivo per la carriera di José, che divenne amico della "prima donna" Montserrat Caballé, la quale provò immediata simpatia per lui.

Verso la fine dello stesso anno, il giovane fece quello che considerava il suo vero e proprio esordio, cantando con la Caballé nella difficile opera Lucrezia Borgia di Donizetti. La stampa di Barcelona si espresse in termini lusinghieri sulla limpidezza vocale e la presenza scenica del giovane tenore. Incoraggiato dagli elogi e spinto dalla Caballé, nel 1971 José decide di presentarsi al famoso concorso internazionale per giovani cantanti lirici organizzato dall'Associazione Culturale Giuseppe Verdi di Parma. Aveva solo 24 anni ed era il più giovane fra tutti i concorrenti: cantò tre arie, e rimase poi in nervosa attesa dei risultati.

Il teatro era affollatissimo: assistevano alla premiazione tutti i notabili di Parma, e tra essi un ospite particolare, uno degli idoli di José: il tenore Giuseppe di Stefano. I giudici annunciarono, con decisione unanime: "La medaglia d'oro va a José Carreras!" Il teatro esplose in un applauso tonante. "Il pubblico di Parma ha trovato un tenore" annunciava il giorno seguente la Gazzetta di Parma, con un titolo a tutta pagina.

Da quel momento, l'ascesa del giovane tenore non conobbe soste. Nel 1972 il teatro dll'Opera di New York lo invitò a cantare ne la madama Butterfly di Puccini. Poco dopo, Carreras interpretò La Bohème di Puccini all'Opera di S. Francisco e il Chronicle commentò: "Carreras si conferma una rivelazione di cui nesssun appassionati della lirica, degno di tale nome, vottà mai provarsi"

In seguito il tenore mietè allori e si meritò gli appalusi enstusiasti della Scala, dell'Arena di Verona, dell'Opera di Roma, dell'Opera di Stato di Vienna e di altri teatri lirici in tutta Europa, in Giappone e nelle due Americhe. Oggi Carrreras è impegnato in oltre 70 rappresentazioni all'anno e incide una mezza dozzina di dischi. Tra i più recenti, venduti a centinaia di migliaia di copie, vi sono la Boheme ed il musical West Side Story. Il tenore spagnolo ha anche esordito nel cinema. Lo scorso anno è stato protagonista del film sulla vita di Julian Gayarre, grande tenore spagnolo dell'Ottocento. A Cinecittà dovrebbe presto girare la Boheme con la regia di Luigi Comencini.

Elogiato incondizionatamente dalla critica musicale di tutto il mondo, Carreras ha schiere di ammiratori che lo seguono con commovente devozione. Non molto tempo fa 300 persone non hanno esitato a viaggiare in pullman da Vienna a Barcelona per asssistere alla sua rappresentazione al Liceo di Romeo et Giuliette di Gounod. E i suoi affezionati ammiratori non si sono lasciati sfuggire, lo scorso aprile , alla Scala di Milano, quella dei Pagliacci di Leoncavallo. "Gloria a Carreras, splendido pagliaccio" ha intitolato La Repubblica. "Dopo Barcelona, la mia città, La Scala è il teatro che amo di più" dice carrerras. "Qui cvi sono delle masse straordinarie e continuo a vivere una magia tutta particolare. Alla Scala il teatro si sente: ogni sera è una emozione nuova".

Quale è il segreto del suo successo ? In primo luogo, come è ovvio, la sua voce intensamente lirica, che può anche colorarsi di notevole pathos drammatico. "Fra gli attuali tenori nessuno eguaglia Carreras sul piano della squisita purezza vocale" ha scritto una volta un critico musicale americano. "La sua voce fluisce come miele, emessa senza sforzo e superbamente controllata"

Un altro fattore è il suo aspetto fisico. Gli occhi sono castani e penetranti, i lineamenti gradevoli e il fisico atletico: Carreras appare perfetto per impersonare gli eroi della lirica. "Senza dubbio Carreras è il tenore più affascinante del mondo" ha dichiarato una giornalista viennese.

Il cantante possiede inoltre un fascino discreto che traspare anche sulla scena, dove può intepretare un ruolo allegro, cupo o appassionato, come la parte richiede. Anche nella vita di tutti i giorni, Carreras è un uomo gradevole. Gli piace raccontare storielle ed episodi, che a volte lo vedono vittima involontaria. Per esempio, ricorda ridendo di un buffo contrattenpo accadutogli qualche anno fa, mentre interpretava con Montserrat Caballé l'Adriana Lecouvreur di Cile, al Liceo. In scena , Carreras indossava una uniforme da ussaro, ricca di bottoni. Quando i due cantanti si abbracciarono, uno dei bottoni restò impigliato alla parrucca della Montserrat. "Non potevano staccarci" racconta "Se uno di noi avesse tentato di farlo lei avrebbe perso la sua parrucca". Un abbraccio che avrebbe dovuto dovuto durare pochi secondi, si protrasse per lunghi minuti, mentre la coppia cercava di districasi, cercando ,al tempo stesso ,di nascondere la reciproca ilarità.

Come Dio volle, Carreras riuscì a liberarsi e ad uscire di scena.

La sua capacità di lavorare con instancabile tenacia su un ruolo da interpretare è leggendaria. Anni fa, era in allestimento a Londra l'opera Caterina Cornaro di Donizetti, con Montserrat Caballé nella parte della prima donna. Quando il primo tenore caddde ammalato propri l'antivigilia della "prima", la Caballè suggerì il nome di Carreras come sostituto. José volò a Londra e imparò laparte, nuova per lui, in sole 36 ore di studioininterrotto. La sua intepretazione risultò magistrale: se non ne fossero stati precedentemente informati, i critici mai avrebbero indovinato con quale rapidità si era impadronito della parte. Sempre in "coppia" con Caballè, Carreras dovrebbe interpretare a Barcelona il prossimo 19 settembre la nuova opera Cristobal Colon su Cristoforo Colombo e la scoperta dell'America.

Quando è disturbato dagl inevitabili contrattempi del mondo della lirica, Carreras ricorre all'insostituibile sostegno morale offertogli dalla propria famiglia. "Sono un uomo di casa, il tutto e per tutto" afferma. Dalla moglie Mercedes, che conobbe mentre entrambi assistevano ad una rappresentazione al Liceo ha avuto due figli, Alberto di 14 anni e Julia di quasi 9. Oggi la famiglia Carreras vive in ua vasta abitazione in collina, a 30 chilometri da Barcelona.

L'attaccamento ai suoi cari e i tanti amici rendono ancora più difficile a Carreras le assenze da casa. Ma, se i periodi di lontananza spesso comportano momenti di solitudine, José trova conforto nella bellezza dell'opera. "E' il mio hobby, insieme con la mia carriera" dice. Anche le sere in cui non si esibisce, può capitare di vedere Carreras al teatro dell'opera, tra il pubblico.

Il tenore osserva con gioia che un numero semnpre crescente di pesone dividei suoi gusti. "L'opera sta raggiungendo una popolarità mai conosciuta" afferma. Soprattutto, a suo avviso, l'opera sembra stia perdendo un poco della sua immagine snobistica. "L'opera non dovrebbe essere riservata soltanto ad una èlite" dichiara con assoluta convinzione. "Compositori del calibro di Verdi non hanno certo creato per una minoranza selezionata"

Anche se i suoi impegni artistici non gli consentono spiragli sino a tutto il 1992, Carreras trova il tempo per avvicinare sempre più pesone al mondo operistico della Spagna. Il 26 dicembre 1983, conme strenna natalizia per gli amanti della lirica, ha organizzato un concerto gratuito al Liceo: migliaia di giovani hanno fatto la coda per ore per assistervi.

Uno dei ruoli che Carreras preferisce è quello di Alvaro de La forza del destino di Verdi , dove ricopre la parte di un principe inca nella Spagna del XVIII secolo. Nel 1983, quando il Metropolitan lo volle nel ruolo di Don Alvaro, in occasione del centenario del teatro, ebbi modo di parlare con Carreras, nel suo camerino, prima dello spettacolo. Il tenore appariva rilassato, riceveva gli amici di vecchia data e gli ammiratori con sorridente cortesia, intrattenendoli in spagnolo, francese, inglese o in italiano , a seconda della nazionalità del visitatore. Poi gli altoparlanti annunciarono l'inizio della rappresentazione, e fu per noi tutti il momento di andarcene.

Un brusio di ammirazione corse tra il pubblico , non appena Carreras fece il suo ingresso sul palcoscenico. La sua figura smorzata dalla lontanaza e dall'ombra, poco ricordava il giovane sorridente che, pochi minuti prima, aveva conversato con tanta affabilità nel camerino. Ma di colpo, quando la sua voce si librò nessun errore fu possibile. Era il canto inconfondibile del grande tenore spagnolo, che una volta ancora affascinava un nuovo pubblico, con la sua voce d'oro.

GO TO TOP OF PAGE

This page was last updated on: May 17, 2005